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Leadership gentile, il benessere nel team di lavoro: il nostro percorso

Nel nostro microcosmo aziendale, da circa un paio d’anni abbiamo avviato un percorso partecipato di autoanalisi delle dinamiche organizzative e operazionali.

Dall’approccio schiacciato meramente sulla revisione di procedure e istruzioni operative, si è passati a un nuovo approccio analitico interno, che, con il supporto di uno staff di psicologi specializzati nella gestione dei contesti lavorativi, ha portato alla radice dei nostri conflitti e all’individuazione della vera medicina: ascolto, condivisione, empatia, trasparenza.
Questi si sono rivelati i veri cardini del benessere nei team di lavoro e della performance aziendale. Ascolto e condivisione hanno caratterizzato sia le fasi di osservazione che le successive di intervento, con la raccolta dei punti di vista manageriali e quelli di ciascun lavoratore. Da qui in poi, iniziative di team building e strutturazione di nuovi pattern gestionali e comportamentali, hanno contribuito a riportare su un terreno comune ciò che non stava funzionando.
Dopo un anno di tappe e incontri, quel terreno è divenuto fertile per provare a rivedere anche l’assetto organizzativo e manageriale dell’azienda, volto a darci la possibilità di guardare con occhi nuovi al futuro, ma avendo sempre come bussola un paradigma che sottotraccia già ci apparteneva: la leadership gentile.

SISEM TEAM BUILDING 2024
Foto tratta da uno degli incontri di Team Building 2024 con gli Psicologi che ci hanno seguiti nel percorso.

sU COSA DI BASA LA LEADERSHIP GENTILE?

Sulla fiducia e sulla flessibilità: focalizzarsi su un modello persona-centrico, in cui ci si senta liberi di esprimersi, senza il timore indotto dalle logiche gerarchiche. A ciò si aggiunga l’importanza della capacità di adattamento, della sperimentazione e creatività.
Come influisce dunque la fiducia nella nostra vita? Di seguito i risultati di un sondaggio condotto da hbritalia a giugno 2022:

Si tratta dunque dell’adozione di un Modello trust by design”: poche regole chiare e ben spiegate dai leader per prendere decisioni in modo più consapevole; capacità di aiutare i collaboratori a svolgere meglio i task, fornire strumenti per apprendere dagli errori, ascoltare le loro passioni. Non più processi orientati esclusivamente al risultato, ma attenti alla relazione, al talento di ogni persona. Il potenziale di ciascuno è una ricchezza da sviluppare. Il vantaggio del singolo si riverserà quindi sull’intera impresa. (Macciocca, https://www.accademiadellagentilezza.it/).

Così come afferma Luca Brambilla: La Leadership Gentile si basa sulla correlazione di tre fattori, allo stesso modo determinanti e interdipendenti, definiti “Triangolo della Leadership Gentile”: risultati, motivazione e benessere. Non è possibile trasformare con la collaborazione dell’altro senza l’armonia di questi tre elementi.

E tuttavia, tenendo ben presente l’interessante visione antitetica proposta da Gian Luca Teppati: “La Gentilezza non esclude la fermezza: non è “Gentilecca”, non è falsa cortesia. La Gentilezza è il mezzo migliore per dissipare la rabbia e appianare i conflitti”

La leadership gentile, però, sembra non aver fatto ancora breccia nella cultura aziendale e nello stile manageriale delle imprese italiane: dalla ricerca 2024 dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano emerge che solo il 16% degli intervistati ritiene di ricevere un adeguato riconoscimento da parte della propria organizzazione, anche quando raggiunge i propri obiettivi o possiede le competenze necessarie. Questo problema riguarda principalmente le donne; solo il 9% si sente bene al lavoro in termini di benessere relazionale, psicologico e fisico. Le aziende faticano ad attivare iniziative a supporto, in particolare delle ultime due dimensioni.

Fonte studio RADAR, valori, comportamenti, gusti, consumi e scelte politiche, aprile 2024, SWG

Il nuovo focus SULLA crescita aziendale

Questo breve excursus, che descrive il nostro desiderio di migliorarci come ambiente di lavoro e come azienda, non può non passare attraverso lo sviluppo di figure manageriali in sintonia con i canoni emergenti della leadership gentile. Il recente percorso formativo, proposto dal POLIMI Graduate School of Management, ha visto alcuni dei nostri colleghi coinvolti nel corso:
Fondamenti di Leadership”, tenuto dal prof Baiguini, e nel successivo appuntamento tenuto dalla docente Francesca della Monica: “Leadership delle persone motivazione e guida dei collaboratori.

Gli obiettivi? Accrescere la conoscenza relativa alle dinamiche che regolano team leader e gruppi di lavoro, gestire i processi decisionali nei gruppi, costruire il proprio progetto manageriale, aumentare la consapevolezza di sé per potenziare la Leadership personale, rafforzare la capacità di influenza su persone e sistemi, costruire relazioni risonanti.

Cos’ha arricchito il background dei nostri colleghi? L’acquisizione di nuovi punti di vista basati sull’Intelligenza emotiva, celebre modello di Goleman sull’uso corretto delle emozioni; la conoscenza di varie sfaccettature dell’intelligenza e di come l’individuo percepisca la realtà con i suoi propri filtri (sensi, educazione, valori, convinzioni, abitudini ecc); la conferma dei tre elementi dell’empatia: osservazione, ascolto, comunicazione, nella gestione di tutte le relazioni del nostro quotidiano, dalle private a quelle lavorative.

L’immersione in questo mondo ci ha dato tanti spunti. L’applicazione degli insegnamenti continua ad affascinarci. Perché? Perché è l’energia delle persone a muovere tutto. Sempre. Di ogni singolo che dà valore a se stesso e alla sua comunità di riferimento. Basta solo individuare quella luce della vita e della coscienza, come ci insegna la celebre serie Lost, e darle la giusta direzione per espandersi.

ESTRATTO SCENOGRAFIA LOST, 2004-2009

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